Il Mercato delle Carni nasce nel lontano 1975 dall’evoluzione di una piccola “bottega” di macelleria. Negli anni successivi all’ormai lontano boom economico degli anni sessanta, un giovane imprenditore decise di fare un salto di qualità e di trasformare la sua piccola attività di macelleria in qualcosa di innovativo: un grande negozio del fresco dove la clientela potesse trovare non solo carne, ma anche salumi, formaggi, frutta, verdure e scatolame.
Nel periodo in cui l’Italia stava attraversando il momento economico più difficile, Carlo Ferrario decise di acquistare un terreno molto esteso e circondato dal nulla: apre il Mercato delle Carni. Eh già… la zona che adesso è ricca di attività commerciali, nel lontano 1975 non era altro che brughiera.
Ma Carlo ha le idee chiare e non si lascia intimorire da chi gli dice: “Il Mercato delle Carni sarà la tua rovina, nessuno prende la macchina per fare la spesa”. Strano, vero?
Chi lo criticò ebbe torto. L’intuizione “del Carlo” si rivelò vincente: il Mercato delle Carni diventa un punto di riferimento per l’acquisto di prodotti freschi con un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Ma l’evoluzione non si ferma qui.
A metà degli anni ottanta un’altra sfida attende il Mercato delle Carni: l’aumento della superficie di vendita e di conseguenza l’ampliamento dei banchi del fresco: non più carni, salumi, formaggi, ma anche pane, frutta, verdura sfusi.
Gli anni passano e il Mercato delle Carni rimane sempre un punto di riferimento della zona.
Anni 2000, un’altra sfida, la più difficile: competere con la grande distribuzione. Nuovi investimenti e nuove strategie, ma la passione, la competenza, l’attenzione e la cura del cliente hanno dato ancora una volta ragione al “Signor Carlo”, come è conosciuto e stimato da tutti.
In quasi 50 anni, il mondo intorno al Mercato delle Carni è cambiato, ma lui resta, solido, adeguato, imperturbabile, dimostrando che l’amore per il proprio lavoro insieme alla qualità dei prodotti proposti sono la carta vincente!
Aspettando nuove sfide, il Mercato delle Carni detiene un bacino di utenza di un raggio di più di 50 km. Dal Piemonte alla Lombardia, con le due sponde del Lago Maggiore, fino ad arrivare alla zona di Piacenza.